Gli interventi finora messi in campo dal Governo per fronteggiare la crisi, derivata dal coronavirus, sono stati significativi. In questa fase, è stato giusto e opportuno intervenire a 360 gradi, sostenendo tutte le attività produttive e tutti i settori del mondo del lavoro colpiti dagli effetti della pandemia.
Nella seguente analisi, abbiamo sintetizzato, anche graficamente, l’impatto stimato delle misure legislative, varate per far fronte alla crisi Covid, sulle imprese, sui lavoratori dipendenti e sui lavoratori autonomi.
I pensionati sono i grandi assenti di questa prima fase di interventi. È il momento di introdurre misure che sappiano sostenere in modo efficace il reddito dei lavoratori dipendenti e dei pensionati con benefici significativi per tutte le famiglie.
Sintesi Risorse Stimate | ||||
Misure a beneficio delle imprese | Misure per il rifinanziamento di CGIS, CISGO e FIS | Misure a beneficio dei lavoratori dipendenti | Misure a beneficio del lavoro autonomo | |
208.059 milioni di euro riferibili a garanzie | 1.763 milioni di euro riferibili a misure dirette | 4.978 milioni di euro | 2.762 milioni di euro | 2.652 milioni di euro |
Dall’analisi che presentiamo si evince che la mole di risorse impegnate, al netto di quelle destinate a predisporre misure per sostenere il sistema sanitario, sono state maggiormente utilizzate per il “sistema imprese” e per il sostegno alla nostra economia: le relazioni tecniche stimano complessivamente oltre 200 miliardi di euro.
Nello specifico, 208 miliardi e 59 milioni di euro riferibili a garanzie, 1 miliardo e 763 milioni di euro riferibili a misure dirette.
Per i lavoratori dipendenti, le misure messe in campo, al netto degli interventi di sostegno al reddito generalizzato o specifico per determinati settori, generano un impegno di risorse stimato pari a 2,7 miliardi di euro, di cui quasi la metà sono state stanziate per far fronte alle necessità derivanti dalla gestione familiare, con particolare riferimento ai congedi parentali e all’aumento del numero di permessi “L.104”, godibili dai lavoratori.
Per i lavoratori autonomi sono state messe in campo misure di sostegno diretto al reddito, come l’assegno “una tantum” di 600€, così come è stata disposta per questa categoria la possibilità di accedere a garanzie per la sottoscrizione di prestiti, per un totale di risorse impegnate pari a circa 2,6 miliardi di euro.
Per i lavoratori autonomi e dipendenti, vi è poi la previsione di accesso al reddito di ultima istanza che, al fine di garantire misure di sostegno al reddito, riconosce loro un’indennità se hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Infine, per gli interventi di sostegno al reddito sono stati rifinanziati i fondi per complessivi 4,9 miliardi di euro.