Le misure attualmente in discussione nel Ddl Bilancio 2020 gravano ancora una volta in maniera significativa sul settore delle sigarette, con il rischio di gravi ricadute sui tabacchicoltori.
Lo sottolinea il coordinamento di Agrinsieme, che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari.
Agrinsieme ritiene che la struttura della tassazione vada riequilibrata attraverso un trattamento coerente ed equo di tutti i prodotti del mercato dei tabacchi lavorati, senza penalizzare nessuna categoria.
Per questo è dell’avviso che l’aumento di gettito da tabacco, previsto con un inasprimento delle accise su quello tradizionale (art. 80 del Ddl bilancio 2020), vada mitigato a tutela della filiera, attraverso un parallelo aumento delle accise sul tabacco riscaldato, ad oggi molto più basse in virtù di una presunzione di minor dannosità che non ha riscontri scientifici.
Il Coordinamento ricorda, inoltre, che una recente interrogazione al ministro della Salute ha evidenziato che, pur in assenza di una valutazione tecnica di impatto tossicologico da parte dello stesso dicastero, il tabacco riscaldato continuerebbe a beneficiare di uno sconto fiscale pari al 75% rispetto alle sigarette tradizionali da combustione.
Lo sconto vale svariati milioni di Euro che potrebbero essere utilizzati per coprire quanto atteso dalla introduzione della Sugar Tax, anche questo un argomento gravoso per la filiera agricola.