In una risoluzione non legislativa adottata giovedì con 602 voti favorevoli, 35 contrari e 56 astensioni, i deputati hanno ribadito che, in linea con i contenuti del Regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza (Recovery and Resilience Facility – RRF), il PE ha il diritto di ricevere le informazioni pertinenti sullo stato di attuazione dei piani nazionali di ripresa e resilienza (PNRR).
Per garantire una maggiore trasparenza e la responsabilità democratica dei PNRR, i deputati si aspettano di ricevere dalla Commissione le informazioni di base necessarie, nonché una sintesi delle riforme e degli investimenti dei piani nazionali ricevuti (18 Paesi UE hanno presentato i loro piani il 18 maggio). Si aspettano inoltre che queste informazioni siano fornite in un formato facilmente comprensibile e comparabile, comprese le traduzioni esistenti dei documenti presentati dagli Stati membri.
Titolarità dei cittadini
I deputati ritengono che la condivisione delle valutazioni preliminari dei piani non pregiudicherà l’esito della procedura, poiché la maggior parte dei PNRR sono già in fase avanzata e probabilmente saranno approvati. Tale supervisione, al contrario, migliorerebbe il dialogo sulla ripresa.
Inoltre, il coinvolgimento del Parlamento sulla piena trasparenza e la responsabilità garantirebbe e rafforzerebbe la legittimità democratica e il senso di titolarità dei cittadini. Per garantire il coinvolgimento di società civile, autorità locali e regionali nell’attuazione dei piani, i deputati invitano la Commissione a sollecitare gli Stati membri a consultare tutte le parti interessate a livello nazionale, anche in caso di eventuali modifiche o nuovi PNRR in futuro.
Monitorare obiettivi e traguardi
I deputati vogliono infine che le commissioni competenti del Parlamento siano tenute informate sui risultati preliminari riguardanti l’adempimento dei traguardi e degli obiettivi concordati, affinché siano in grado di valutare al meglio l’effettiva e corretta spesa dei fondi.
Contesto
Il dispositivo per la ripresa e la resilienza è la parte più grande del pacchetto Next Generation EU e uno strumento temporaneo di crisi progettato per aiutare i Paesi UE ad affrontare gli effetti della pandemia COVID-19, con un totale di 672,5 miliardi di euro in prestiti e sovvenzioni.
Per essere ammissibili al finanziamento, i piani nazionali si devono incentrare su politiche chiave dell’UE quali la transizione verde, la biodiversità, la trasformazione digitale, la coesione economica e la competitività, nonché la coesione sociale e territoriale, la reazione delle istituzioni alle crisi e sulle modalità per aiutarle a prepararvisi, come anche le politiche a favore dei minori e dei giovani, compresa l’istruzione e lo sviluppo di competenze.
Ciascun piano deve destinare almeno il 37% del proprio bilancio al clima e almeno il 20% alle azioni digitali. Il regolamento stabilisce anche che potranno ricevere fondi a titolo del dispositivo soltanto i paesi membri impegnati nel rispetto dello Stato di diritto e dei valori fondamentali dell’Unione europea. Infine, gli stati membri devono spiegare in quale maniera i piani nazionali di recupero e resilienza contribuiscano all’uguaglianza di genere e alle pari opportunità e in che modo le parti interessate a livello nazionale siano state coinvolte nella preparazione dei PNRR.