Il dato, fornito dall’Istat, sull’andamento del secondo trimestre, nel quale il nostro paese registra una diminuzione del Pil del 12,4% rispetto al trimestre precedente e del 17,3% in termini tendenziali. era un dato atteso”, dichiara Lucio Poma Responsabile Scientifico e Innovazione di Nomisma.
“Tuttavia, è bene rimarcare che resta un dato medio, frutto di una sintesi, ci indica Istat, di una diminuzione del valore aggiunto in tutti i comparti produttivi, primario, secondario, terziario, senza fornirci però la specifica dell’effettivo calo in questi settori”, continua Poma.
“Il dato aggregato ci spaventa ma ci racconta una realtà a metà. La metà che non ci racconta è quella positiva. Ci sono comparti che stanno procedendo bene e talune imprese crescono anche in quei settori che in termini aggregati crollano. Vi sono ampie differenze di performance connesse ai comparti, alle dimensioni dell’impresa e al contesto regionale e di filiera nel quale le imprese operano. Se da un lato questo dato spaventa, dall’altro c’è una parte economica che sta crescendo e sulla quale dobbiamo edificare le basi per la ripresa del paese nel suo complesso. Per questo non dobbiamo avere paura”, conclude Poma