scattano i dazi aggiuntivi dalla Cina per oltre 5mila prodotti, anche agroalimentari, degli Stati Uniti.
Le tariffe, riferiscono le agenzie di stampa, aumenteranno fino al 20 – 25%, per un valore di 60 miliardi di dollari.
La ritorsione cinese è la risposta all’amministrazione Trump che ha fatto salire dal 10% al 25% i dazi aggiuntivi sulle importazioni dalla Cina, per un valore di 200 miliardi di dollari.
“Siamo preoccupati per queste rappresaglie commerciali – commenta il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti – perché hanno ripercussioni sull’economia mondiale, causando il crollo degli scambi e minacciando il nostro agroalimentare”.
La guerra commerciale fra USA e Cina ha penalizzato il settore primario americano, al punto che l’amministrazione Trump ha stanziato ulteriori 16 miliardi di dollari, dopo i 12 di sostegno al reddito già erogati in via straordinaria.
Dei 16 miliardi di dollari, 14,5 sono destinati a pagamenti diretti; 1,4 agli indigenti e alle scuole e 100 milioni di dollari sono dedicati alla ricerca di nuovi mercati per l’export.
Tra i prodotti statunitensi sottoposti ai dazi aggiuntivi da parte della Cina figurano arachidi, zucchero, grano e carni avicole.