Riparte dalla scuola, con “Una lezione per tutti”, il numero di settembre della Nuova Ecologia, che dedica la sua storia di copertina (l’illustrazione della cover è di Valentina Vinci) a uno dei temi che hanno tenuto banco negli ultimi mesi, ora a uno snodo cruciale con il previsto e dibattuto rientro in aula per il 2020-21, «l’anno zero della formazione».
Nel nuovo numero, storie, approfondimenti e interviste per restituire un quadro del sistema scolastico ai tempi del Covid-19, fra disuguaglianze e fragilità messe a nudo dalla pandemia, l’importanza di una progettualità e di investimenti mirati che guardino ben oltre l’emergenza.
Dalle strutture al personale e ai patti educativi, sono molti, al suono della campanella, i nodi da sciogliere secondo il mensile di Legambiente, a partire dal gap digitale e socio-economico che limita fortemente l’uguaglianza nell’accesso allo studio tra Nord e Sud, centri e periferie.
Spazio, al contempo, al racconto di progetti formativi innovativi nelle cornici di orti e musei per contrastare abbandono scolastico, povertà educativa, isolamento sociale. Vanessa Pallucchi, vicepresidente di Legambiente e responsabile di Legambiente Scuola e Formazione, intervista l’ex ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, autore del libro Un’economia per stare bene, immaginando uno sviluppo della formazione a lungo termine, per rigenerare i territori che soffrono lo spopolamento.
E nel suo editoriale, Vanessa Pallucchi pone un quesito chiave nella sfida per un innalzamento del livello civico ed educativo: a quale modello di Paese deve ispirarsi la nostra scuola?
Uomini e animali sono invece al centro dell’inchiesta “Cacciatori in ritirata”. Se nel 1989 erano 1,7 milioni le doppiette pronte a sparare, alla vigilia della prossima stagione venatoria restano mezzo milione, con regioni quali Toscana, Lombardia e Lazio ancora saldamente in testa fra quelle che maggiormente praticano l’attività e un calo drastico dei praticanti in Piemonte, Emilia-Romagna e il resto del Centro-Italia: Francesco Dradi indaga cause, effetti e ragioni di questa tendenza e fa il punto sulla pratica dell’attività venatoria in Italia, visibilmente in declino come dimostrano i numeri, ma al bivio tra volontariato e professionismo, e con controlli ancora da intensificare.
Protagonisti della sezione “Gaia” della rivista, dedicata alla biodiversità, questo mese sono dei pinguini decisamente singolari. Sono “i pinguini che amano il caldo”, quelli di Adelia (Pygoscelis adeliae), i più diffusi nel continente antartico dove, a fronte di una riduzione del ghiaccio marino, questa particolare specie faticherebbe meno a procurarsi il cibo, con benefici fisici e un maggiore successo riproduttivo. A svelarne i segreti è uno studio giapponese che spiega perché, per loro, l’aumento delle temperature potrebbe costituire un vantaggio. E perché, nella prospettiva di un futuro sempre più caldo, questi animali potrebbero rappresentare un raro esempio di risposta positiva e di difesa della natura al cambiamento climatico.
Infine, nella sezione cultura, intervista al filosofo ed evoluzionista Telmo Pievani, autore di Homo sapiens e altre catastrofi, che a colloquio con Elisa Corazzini discute di cambiamenti climatici, crisi economica e pandemie: fenomeni inevitabilmente correlati tra loro, ma di cui riconosciamo il pericolo solo quando imminente. Benché la politica, commenta Pievani, spesso non si riveli all’altezza delle sfide globali, non c’è reale contraddizione fra eco-centrismo e antropocentrismo. Piuttosto, l’ecologismo “è una forma di umanesimo”. E la difesa degli interessi umani coincide con quella della natura.
Il nuovo numero della rivista sarà presentato oggi 2 settembre, alle ore 15.30, in diretta sulle pagine Facebook di Legambiente e La Nuova Ecologia e su www.lanuovaecologia.it. Introdotti dal direttore della Nuova Ecologia Francesco Loiacono, parteciperanno Vanessa Pallucchi, vicepresidente di Legambiente, Franco Lorenzoni, Casa – Laboratorio Cenci, Andrea Morniroli, cooperativa Dedalus, Anna D’Auria, segretaria Movimento di Cooperazione educativa e i giornalisti Giulia Assogna, Daniela Sestito e Marco Carlone.