Il Parlamento darà il suo consenso solo a un bilancio di lungo termine che soddisfi le ambizioni dell’Unione Europea, poiché parlare di bilancio significa parlare del futuro dell’UE.
Cosi ha affermato la maggioranza dei deputati, durante il dibattito di mercoledì mattina sul finanziamento dell’UE per il 2021-2027 con Nikolina Brnjac, Segretario di Stato croato per gli Affari Esteri ed Europei, in rappresentanza del Consiglio, e la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen.
Il dibattito precede il Consiglio europeo speciale UE del 20 febbraio, in cui gli Stati membri cercheranno di concordare una posizione comune appunto sul prossimo quadro finanziario pluriennale (QFP).
La maggior parte dei deputati ha insistito sul fatto che un finanziamento sufficiente è fondamentale per realizzare le ambizioni comuni, come la lotta al cambiamento climatico, la trasformazione digitale ed ecologica, e affrontare le conseguenze sociali di quest’ultima, e continuare a sostenere le regioni, le città, gli agricoltori, i giovani, i ricercatori e gli imprenditori.
Attuare il Green Deal con un budget ridotto, ad esempio, significherebbe tagliare i fondi ad altri programmi UE di successo. Alcuni deputati hanno poi affermato che alcune politiche dell’UE devono essere valutate in modo più approfondito, e che è necessaria una maggiore disciplina di spesa.
Infine, l’introduzione di nuove entrate (“Risorse proprie”) per l’UE e il collegamento del bilancio dell’UE al rispetto dello stato di diritto nei singoli paesi sono altri temi fondamentali sollevati durante il dibattito.