Siamo soddisfatti per un accordo che assicura da subito continuità operativa all’impianto e pone le basi per un progetto di politica industriale di grande respiro in grado di coniugare, grazie ad importanti investimenti pubblici, il rispetto per la salute e per l’ambiente, la tutela dell’occupazione e la garanzia di concrete prospettive di competitività”.
Così il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, ha commentato l’accordo tra l’amministrazione straordinaria di Ilva e ArcelorMittal Italia, arrivato al termine di una lunga trattativa che ha avuto come baricentro la tutela del benessere sociale ed economico della comunità di Taranto e la competitività e sostenibilità di un impianto cruciale per l’intero sistema industriale Italiano.
L’intesa raggiunta – che attiva la graduale decarbonizzazione dell’impianto di Taranto – rappresenta un esempio concreto di quello che potrà significare il Green New Deal in termini di prospettive di crescita e sviluppo.
L’accordo ha infatti un grande valore tecnologico in grado di attivare quella transizione energetica che è al centro delle priorità dell’Unione europea.
L’impianto per la migrazione dal carbone al gas, già pronto ad un ulteriore passaggio verso l’idrogeno, rappresenta il primo, fondamentale step verso una siderurgia sostenibile di cui l’Italia vuole diventare protagonista, non solo con l’impianto di Taranto ma con tutte le aziende della filiera siderurgica, metalmeccanica e delle infrastrutture.
“C’è ancora molto da fare per raggiungere questi obbiettivi, ma tutto il governo è concentrato in questo impegno che rappresenta anche una sfida, nell’attuale momento di difficoltà, per rilanciare il nostro paese e la sua industria, lungo il sentiero della transizione ambientale”, ha concluso il ministro Gualtieri.