I ristori promessi, ammesso e non concesso che fossero stavolta tempestivi, non risolveranno la crisi di liquidità delle aziende; l’inevitabile lockdown, totale e generalizzato, ci consegnerà un Natale dell’angoscia e del timore nel futuro. In ogni caso, le misure varate, pur distruggendo definitivamente interi comparti economici, non freneranno l’epidemia.
Lo dichiara il segretario generale di Unimpresa, Raffaele Lauro, commentando il decreto “ristori” pubblicato oggi sulla Gazzetta ufficiale. Secondo il segretario generale di Unimpresa «questo governo non è in grado di gestire l’uragano in arrivo.
Se intende rispettare il “grande popolo”, che spesso retoricamente richiama, il popolo italiano, il premier Giuseppe Conte deve salire, quanto prima, al Quirinale e rimetta il mandato nelle mani del Capo dello Stato. Consenta che venga nominato un governo nazionale di salute pubblica, guidato e composto da personalità autorevoli, competenti e sperimentate, in grado di affrontare una situazione di emergenza e di portare prima il paese fuori dalla tempesta e, poi, ad elezioni politiche anticipate». «sarebbe più dignitoso prendere atto di un fallimento che è sotto gli occhi di tutti. Sarebbe, invece, molto disonorevole, colpevole e irresponsabile procrastinare questa agonia, nonché ingannare se stessi e il paese che si dovrebbe governare».