Al via in Costa Smeralda un piano di potenziamento dell’offerta turistica. Il progetto è stato messo nero su bianco da Invitalia e dalla società Marina di Portorotondo con la firma di un contratto di sviluppo da 45,2 milioni di euro, di cui 21,8 concessi dall’Agenzia governativa per lo sviluppo e 5 dalla Regione Sardegna.
In una delle aree più affascinanti del Mediterraneo nasceranno due nuovi hotel, uno a Olbia e uno a Golfo Aranci, sarà ampliata una struttura alberghiera ad Arzachena e verrà riqualificato il porto turistico di Porto Rotondo.
L’iniziativa consentirà di creare 56 nuovi posti di lavoro e porterà al miglioramento della capacità ricettiva e degli standard di accoglienza, contribuendo a rendere più competitivo il nord-est dell’isola nel mercato turistico nazionale e internazionale.
Protagoniste dell’iniziativa sono le società Marina di Portorotondo, operante nel settore della nautica da diporto, e Hotel Sporting, media impresa attiva nel comparto turistico-ricettivo.
Entrambe sono riconducibili alla famiglia Molinas e possiedono un solido know-how in campo turistico, poiché da circa venti anni gestiscono tre strutture alberghiere di lusso in rinomate località balneari della Sardegna (Sporting a Porto Rotondo, Petra Bianca a Cala di Volpe e Marana nel golfo di Marinella) e offrono servizi per la nautica da diporto in cinque porti turistici (Marina di Porto Rotondo, Marina di Punta Marana e Marina di Cala Bitta nel nord est della Sardegna, Bosa Marina nel nord ovest e Portus Karalis a Cagliari).
“Questo investimento – afferma Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia – conferma l’attenzione che il governo rivolge allo sviluppo dell’offerta turistica, soprattutto nelle regioni, come la Sardegna, dove le potenzialità di crescita sono molto elevate. Invitalia, attraverso un incentivo efficace e trasparente come il contratto di sviluppo, favorisce le imprese che investono per migliorare i propri standard di ricettività e diventare competitive su scala internazionale. Questa iniziativa avrà, inoltre, un impatto positivo anche in termini di occupazione e potrà contribuire al processo di valorizzazione del territorio”.
“La strategia aziendale – dichiara Gianfranco Molinas, amministratore unico della Marina di Porto Rotondo – intende sfruttare a pieno le opportunità del mercato, che sta dimostrando segnali di apprezzamento per le mete turistiche della Sardegna e in particolare quelle del nord est. In tale quadro gli investimenti privilegiano, oltre al confort intrinseco delle strutture, l’ampliamento dei servizi offerti (spa, sale convegni, piscine riscaldabili, sale fitness) che opereranno in sintonia con le strutture portuali per rafforzare le sinergie tra il settore ricettivo e quello nautico, anche nell’ottica di allungare i periodi di apertura”.
Tra gli obiettivi c’è quindi quello di intercettare il trend positivo del turismo in Sardegna negli ultimi anni. Dal 2015 al 2017 gli arrivi sono cresciuti da 2,6 a 3,1 milioni (+18,7%) ad un ritmo superiore rispetto al valore nazionale (+8,6%).
Nello stesso periodo la permanenza media dei clienti, cioè il numero medio di notti trascorse nelle strutture ricettive, è leggermente diminuita (da 4,7 a 4,6) ma è rimasta comunque più elevata che in Italia, dove si è registrato un valore costante di 3,4 notti.
In Sardegna, inoltre, la componente straniera rappresenta una parte sempre più consistente della domanda turistica: il peso dei visitatori stranieri è passato negli anni 2015-2017, in termini di arrivi, dal 46,3% al 48,2% ed in termini di presenze dal 47,1% al 49,9%.
Per quanto riguarda la stagionalità, complessivamente l’isola presenta una concentrazione di turisti nei mesi estivi decisamente superiore all’Italia. Nel 2017 il 71% degli arrivi si è concentrato nei mesi di giugno luglio, agosto e settembre, mentre in Italia nello stesso periodo si è avuto il 50,5% della clientela totale.