Abbattere il moloch della burocrazia è la strada obbligata per rimettere l’Italia sul sentiero virtuoso della crescita e dello sviluppo.
E’ quanto ha sottolineato Sergio Silvestrini, Segretario Generale della CNA, nell’audizione sul DL Semplificazioni davanti alle Commissioni Affari costituzionali e Lavori pubblici del Senato, evidenziando che il provvedimento rappresenta un primo passo con l’introduzione di misure positive che “invochiamo da tempo ma al tempo stesso sono assenti questioni di particolare rilevanza come il fisco, il sistema dei controlli, salute e sicurezza sul lavoro, testo unico ambientale che richiedono un intervento quanto mai urgente”.
Nel complesso la valutazione del provvedimento è condizionata dalla reale capacità di attuazione delle misure previste. A giudizio della CNA è fondamentale cambiare il paradigma affermando tre principi: l’autocertificazione come strumento di accelerazione delle pratiche amministrative; i controlli allo Stato e l’iniziativa economica all’impresa, attraverso il riconoscimento in via generale dell’addebito dell’onere della prova a carico dell’amministrazione; norme chiare e caratterizzate da un’attuazione semplice. Nel merito, “apprezziamo la volontà di velocizzare gli appalti pubblici, tuttavia la deroga fino al 31 luglio 2021 sull’affidamento diretto e la procedura negoziata è troppo ravvicinata”.
Con riferimento ai procedimenti amministrativi “guardiamo con favore – ha indicato Silvestrini – l’introduzione della regola del silenzio-assenso con inefficacia della determinazione successiva e della previsione che le amministrazioni dovranno misurare la durata effettiva delle procedure”. Altro elemento positivo è la modifica alla disciplina del reato di abuso d’ufficio e la limitazione della responsabilità per danno erariale al solo dolo.
Il decreto interviene anche sulla materia ambientale che presenta rilevanti criticità per le imprese. “A nostro giudizio – ha detto Silvestrini – sarebbe necessario un intervento più ampio per assicurare certezza dei tempi di tutti i procedimenti. Inoltre serve intervenire sull’Autorizzazione Unica ambientale che evidenzia incertezze, tempi lunghi ed elevata disomogeneità sul territorio.
Infine il capitolo dedicato al Green New Deal risulta poco ambizioso rispetto alle sfide mentre è certamente positivo l’innalzamento a 200mila euro del limite per i contributi in un’unica soluzione della Nuova Sabatini, come proposto dalla CNA.