Il riavvio delle attività economiche va accelerato al massimo. Ripartire al più presto, infatti, non è l’ambizione o la pretesa degli imprenditori ma l’obiettivo condiviso da tutti quanti vogliono tornare alla vita, imprenditori e cittadini.
E’ necessario allora che modalità e tempi della ripartenza siano definiti con estrema rapidità per consentire alle imprese di riorganizzarsi. Aprire non vuol dire rinunciare alla sicurezza, bene supremo. La legislazione italiana in materia è infatti all’avanguardia, tanto più dopo essere stata rafforzata dall’intesa tra le parti sociali il mese scorso.
La sua attuazione non può essere affidata, però, all’esplosione di regolamenti specifici locali che accrescerebbero la confusione rendendo ancor più complessi gli adempimenti degli imprenditori e più difficile il ruolo degli organi di controllo. Piuttosto, va garantita la disponibilità immediata e senza limitazioni dei dispositivi di protezione individuale prescritti dalle norme in vigore, in grado di assicurare la sicurezza dei dipendenti come di artigiani e imprenditori.
Nelle piccole imprese i titolari sono a loro volta coinvolti in prima persona nelle attività e non hanno interesse a rischiare la salute di nessuno”. Lo si legge in un comunicato stampa della CNA.