È emersa di recente la presenza, su alcuni social network tra cui Instagram,di account che offrono la possibilità di convertire in denaro i bonus vacanze che i cittadini hanno attivato attraverso la App IO, ma non ancora utilizzato per un soggiorno turistico. Alcuni cittadini, inoltre, hanno segnalato account o banner che pubblicizzano offerte turistiche particolarmente convenienti e che, una volta ottenuti il codice fiscale del cittadino e il codice univoco (o il QRcode) delBonus vacanze, vengonochiusi e“scompaiono” dal web.
In realtà, sitratta di vere e proprie truffe ai danni di cittadini, il cui bonus viene “bruciato” e non può più essere utilizzato né rigenerato in alcun modo.
Come evitare le truffe osservando alcune regole base -L’Agenzia delle entrate, il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo e PagoPA SpA,hanno già avviato le verifiche opportuneeinvitanoi cittadini alla massima cautela e a utilizzare l’agevolazione come espressamente previsto dalle norme.Ricordiamo, infatti, che il bonus e gli altri dati devono essere comunicati al fornitore del servizio turistico solo al momento dell’effettivopagamento dell’importo dovuto per la vacanza.
Infatti, il componente del nucleo familiare che intende fruire del bonus deve comunicare al fornitore il codice univoco (o esibire il QR-code), insieme con ilproprio codice fiscale, che sarà riportato sulla fattura o documento commerciale e messo a fronte del pagamento. A questo punto, il fornitore verificala validità del bonus inserendo il codice univoco, il codice fiscale del cliente e l’importo del corrispettivo dovuto nell’apposita procedura web disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate e,in caso di esito positivo del riscontro, può confermare a sistema l’applicazione dello sconto. Da questo momento l’agevolazione si intende interamente utilizzata.L’Agenzia sottolinea che qualunque diverso utilizzo dei dati relativi al bonus vacanze non è consentito.