in Commissione Lavoro della Camera, in materia di giusta retribuzione e salario minimo, abbiamo ribadito le ragioni che hanno spinto la nostra Organizzazione a esprimere il proprio dissenso rispetto alle linee guida del documento Cnel.
Per la Uil è fondamentale un intervento normativo che garantisca l’erga omnes contrattuale nell’ottica di rafforzare e ampliare le disposizioni economiche e normative previste dai contratti sottoscritti dalle OO.SS maggiormente rappresentative. Contestualmente riteniamo che una legislazione di sostegno debba rafforzare e valorizzare il sistema contrattuale e, allo stesso tempo, assicurare l’individuazione di una soglia minima di garanzia al di sotto della quale i minimi tabellari non possano scendere.
Nella consapevolezza che questa non sia l’unica strada per eliminare il lavoro povero, siamo disponibili ad avviare un confronto di merito su tali complesse dinamiche. Occorre, infatti ripensare, insieme alle forze politiche, a un progetto di politica industriale che dia nuova linfa al nostro sistema produttivo, rendendolo resiliente e competitivo, finalizzato a uno sviluppo equo e sostenibile, all’aumento di una buona occupazione, che possa sostenere l’incremento del potere d’acquisto di tutte le lavoratrici e i lavoratori.