È stato approvato oggi il Rendiconto 2019 dell’Inps dopo il parere positivo del Collegio dei Sindaci.
Il CIV Inps ha l’ultima parola per il via libera definitivo al rendiconto. Nell’approvare questo importante atto ha sottolineato come i dati generali siano significativi nel fotografare l’ultimo anno pre-Covid: 236 miliardi di contributi versati, 114 miliardi versati dallo Stato per prestazioni sociali e sgravi alle imprese e sul piano delle uscite 230 miliardi per prestazioni mutualizzate e 113 miliardi per prestazioni a carico dello Stato. Sono 715 i milioni versati da Inps per il risanamento dei conti pubblici ed il costo di funzionamento è stato pari 3.8 miliardi.
Nel documento che accompagna l’atto di approvazione il CIV Inps, presieduto da Guglielmo Loy, ha analizzato anche il quadro generale sul numero dei contribuenti, dei pensionati, le retribuzioni lorde, i crediti contributivi (29 miliardi), l’andamento della domanda di ammortizzatori (prima del Covid), i beneficiari di prestazioni assistenziali, quanti sono i dipendenti Inps, le spese per informatica (304 milioni), i canoni di locazione delle sedi.
Il CIV Inps ha sottolineato con forza come l’Istituto debba mettere in campo significativi cambiamenti per affrontare un 2020 che si prefigura difficile dal punto di vista finanziario per il sommarsi di inevitabili maggiori uscite (ammortizzatori sociali) e minori entrate (crisi aziendali e tasso di occupazione in calo): qualificazione del servizio, miglioramento delle procedure informatiche con investimenti, riqualificazione del personale, coinvolgimento strutturato dei partner (patronati, reti d’impresa, professionisti), una comunicazione istituzionale di servizio chiara ed esaustiva, una nuova carta dei servizi, rilascio del durc in tempo reale, acquisto di sedi proprie, con progetti eco sostenibili, superando le locazioni ed infine, accesso regolato ai dati acquisibili dalle banche dati dell’Istituto con regolarità e costanza.