E’ stato presentato ieri in Borsa Italiana ExtraMOT PRO3, il segmento obbligazionario per la crescita di piccole e medie imprese e società non quotate sui mercati regolamentati e/o con un valore di emissione inferiore a 50 milioni di Euro, dedicato alla quotazione di obbligazioni o titoli di debito.
ExtraMOT PRO3 rappresenta una naturale evoluzione del segmento professionale già esistente ExtraMOT PRO di Borsa Italiana e ha l’obiettivo di aumentare la visibilità delle società, accompagnandole in un percorso di sviluppo e di avvicinamento al mercato dei capitali.
Dal 2012, anno in cui sono state avviate le politiche di incentivo all’utilizzo della finanza alternativa da parte delle PMI, ExtraMOT (di cui fanno parte ExtraMOT PRO ed ExtraMOT PRO3) si è affermato come mercato di riferimento per la quotazione di strumenti di debito con valore nominale inferiore a 50 milioni di Euro emessi da aziende alle prime esperienze sui mercati dei capitali ma con elevate prospettive di crescita, con circa 300 strumenti quotati tra obbligazioni e cambiali finanziarie.
Ad oggi ExtraMOT PRO3 conta 157 strumenti quotati da 114 emittenti, appartenenti a 10 diversi settori e provenienti da 15 regioni italiane, con una raccolta complessiva di oltre 5 miliardi di Euro.
Secondo le stime elaborate dall’ISTAT su un campione di 168 imprese che hanno quotato strumenti di debito su ExtraMOT dal 2013 al 2017, emerge che gli emittenti mostrano un’elevata vocazione all’export e sono caratterizzati da una forte crescita occupazionale nel periodo considerato (la dimensione mediana passa da 87 a 115 addetti).
Complessivamente le società emittenti mostrano una performance economica comparativamente superiore a quella media nazionale in termini di livello dei risultati economici e di evoluzione nel tempo.
Inoltre, le stime dell’ISTAT evidenziano come a seguito della quotazione le imprese mostrano una propensione all’investimento cinque volte superiore rispetto a società con le stesse caratteristiche, una crescita della produttività del lavoro pari al 2,6% e una crescita del ROE di 0,4 punti percentuali.
A rafforzare i risultati dell’ISTAT, una ricerca condotta dal Politecnico di Milano su 90 società emittenti di ExtraMOT, secondo cui la quotazione ha permesso alle società di avvicinarsi a standard internazionali, alla managerializzazione del vertice aziendale e all’inserimento di presidi per la gestione dei rischi e dei conflitti. Inoltre la quotazione ha concesso alle società di adottare policy per la gestione delle informazioni sensibili e di arricchirsi di competenze economico-finanziare, legate all’internazionalizzazione e alle nuove tecnologie.
Pietro Poletto, Responsabile dei Mercati Obbligazionari, Borsa Italiana, ha commentato:
“Siamo felici di presentare il nuovo segmento obbligazionario ExtraMOT PRO3, dedicato prevalentemente a PMI con ambiziosi piani di crescita. Grazie a questo nuovo segmento, creato ad hoc per rispondere alle loro esigenze di sviluppo, le PMI potranno beneficiare di un network internazionale e di una infrastruttura più coerente alle loro esigenze. ExtraMOT PRO3 è nato con l’obiettivo di permettere alle società non quotate di ampliare la propria platea di interlocutori finanziari a supporto dei loro piani di crescita, anche attraverso l’emissione di minibond. Crediamo che la quotazione su ExtraMOT PRO3 rappresenti un volano per lo sviluppo delle società italiane e spesso un primo ingresso sui mercati dei capitali oltre ad essere un’importante opportunità di visibilità e internazionalizzazione per cogliere al meglio le sfide del mercato”.
Roberto Monducci, Direttore del Dipartimento per la produzione statistica, ISTAT, ha affermato:
“L’accordo di collaborazione di ricerca con Borsa Italiana per la misurazione dell’impatto della quotazione di strumenti di debito sulla competitività delle piccole e medie imprese ha consentito all’ISTAT di esplorare ulteriori dimensioni di analisi della competitività e dei fattori di crescita delle imprese. In particolare, è stato realizzato un primo esercizio statistico-econometrico finalizzato a quantificare gli effetti dell’adesione a politiche di incentivo all’utilizzo della finanza alternativa da parte delle PMI sulla loro performance, indipendentemente da tutte le possibili cause di differenze ex-ante tra le imprese aderenti alla policy e le altre imprese. I risultati preliminari delle stime mostrano effetti economici positivi sui risultati economici delle imprese, derivanti dall’adesione al programma, in termini sia di produttività sia di profittabilità: per la prima si stima un incremento del 2,6%, attraverso una maggiore propensione all’investimento indotta dall’adesione al programma; per la seconda emerge un incremento del ROE di 0,4 punti percentuali.”
Giancarlo Giudici, Professore Associato e Direttore dell’Osservatorio Minibond, Politecnico di Milano, ha dichiarato:
“Le nostre ricerche evidenziano che l’emissione di un minibond è l’occasione per molte PMI di avvicinarsi gradualmente al mercato degli investitori professionali, acquisendo competenze in ambito finanziario spesso non a portata di mano delle piccole aziende e ‘preparandosi’ a operazioni più complesse e più impegnative per gli assetti proprietari come il private equity e la quotazione in Borsa. L’indagine condotta insieme a Borsa Italiana conferma empiricamente alcuni risultati interessanti: dopo la quotazione di un minibond su ExtraMOT il patrimonio di competenze su economia/finanza e internazionalizzazione fra i manager aumenta, così come diventano più frequenti pratiche di governance allineate alle best practice internazionali come i sistemi di incentivazione interni, i modelli formalizzati di organizzazione e i programmi di audit.”