Il commercio con l’estero dei prodotti agricoli e agroalimentari nei primi nove mesi dell’anno ha visto scendere il saldo negativo della bilancia dei pagamenti a circa 68 milioni/euro, in calo del -68% rispetto all’anno precedente: il buon risultato è conseguenza della lieve flessione delle importazioni (5,25 miliardi di euro, -1%) e al contestuale aumento delle esportazioni, salite a 5,2 miliardi di euro (+1,5%).

Se nell’ultimo trimestre dovesse esserci un ulteriore miglioramento della bilancia commerciale agroalimentare con l’estero, il saldo a fine anno potrebbe addirittura, per la prima volta, essere positivo.

Mentre i tecnici di Veneto Agricoltura stanno completando le analisi economiche, emergono le prime indicazioni: sembrano tenere gli allevamenti, che registrano solo una lieve flessione, mentre dovrebbe essere in forte calo il valore della produzione generato dalle coltivazioni, in particolare quelle frutticole e viticole.

Il pessimo andamento climatico che ha caratterizzato l’annata agraria, soprattutto in primavera, ha influito negativamente sulle rese di molte colture, anche orticole, a cui si aggiungono i danni, sempre maggiori, provocati dalla cimice asiatica.