Nel mese di giugno 2020 il saldo del settore statale si è chiuso, in via provvisoria, con un fabbisogno di 21.000 milioni, in peggioramento di circa 20.100 milioni rispetto al risultato del corrispondente mese dello scorso anno (903 milioni).
Il fabbisogno dei primi sei mesi dell’anno in corso è pari a circa 95.500 milioni, in aumento di circa 62.000 milioni rispetto a quello registrato nello stesso periodo del 2019. Sul sito del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato è disponibile il dato definitivo del saldo del settore statale del mese di maggio 2020.
Nel confronto con il corrispondente mese del 2019, il saldo ha risentito della forte contrazione degli incassi fiscali, sulla quale ha inciso il prorogarsi delle sospensioni dei versamenti tributari e contributivi disposti dai provvedimenti legislativi emanati al fine di contenere l’emergenza Covid-19.
Dal lato della spesa si segnalano i maggiori prelievi dell’INPS per l’erogazione delle prestazioni previste dai provvedimenti normativi emanati al fine di sostenere i redditi colpiti dall’emergenza epidemiologica e i contributi a fondo perduto da parte dell’Agenzia delle Entrate alle imprese e ai lavoratori autonomi individuati dal “Decreto Rilancio”.
La spesa per interessi sui titoli di Stato presenta una riduzione di circa 400 milioni.