È stato benedetto sul Monte Faloria, a pochi passi dall’omonimo rifugio che sovrasta Cortina d’Ampezzo, il luogo dove sarà collocata entro l’autunno la più grande Croce Astile al mondo voluta da Papa Giovanni Paolo II.
La croce è stata riportata alla luce da Mirko Zanini dell’associazione Totus Tuus di Verona in collaborazione con Pepperone Restaurant & Sport Cafè di San Giovanni Lupatoto, che ospita un museo dello sport nel quale sono esposti i cimeli di molti campioni italiani e stranieri e reliquie di Papa Giovanni Paolo II, il Papa sportivo, spesso acquistati per solidarietà ad aste di beneficienza.
Ha impartito la benedizione monsignor Giuseppe Zenti, vescovo di Verona, durante la messa in quota concelebrata con monsignor Carlo Mazza, vescovo emerito di Fidenza e cappellano degli atleti azzurri per sette Olimpiadi, e con don Maurizio Viviani, direttore del Museo d’arte diocesano di Verona.
La croce è un’imponente opera realizzata dall’artista romano Andrea Trisciuzzi alta circa 18 metri in cui sono distribuite otto figure tese verso l’alto a simboleggiare la tensione morale e personale che prende forma nel desiderio di ascensione: alla base una figura maschile rannicchiata, poi un’altra figura maschile che si arrampica lungo il braccio verticale della croce.
Più in alto una donna con bambino a rappresentare la maternità, quindi una fanciulla e altre figure fino a un corpo che ritrae Giovanni Paolo II nell’atto di protendere un braccio verso l’alto con la mano aperta in segno di offerta.
Opera che racchiude in sè un’elevata energia spirituale: l’energia di Papa Giovanni Paolo II.