Patrimonio forestale, gestione e tutela delle foreste, alberi fuori foresta, monumentali e in ambiente urbano, politiche forestali, prodotti legnosi e non legnosi, servizi ecosistemici, imprese e lavoro in bosco.

Questi i temi che verranno affrontati domani, in occasione della presentazione del primo Rapporto nazionale sullo stato delle foreste e del settore forestale in Italia (RaF Italia), realizzato dal CREA, con il suo centro di Politiche e Bioeconomia, sotto l’egida della Direzione generale delle foreste del Mipaaft, nell’ambito delle attività della RETERURALE NAZIONALE 2014-2020.

Con i suoi 11 milioni di ettari (circa il 36,4% della superficie nazionale), oltre 400 mila persone coinvolte nel settore produttivo e servizi ambientali quali l’assorbimento del carbonio, la difesa del suolo, il contrasto del dissesto idrogeologico, la regolazione della qualità di acqua e di aria, la conservazione della biodiversità, le foreste italiane rappresentano uno straordinario patrimonio sia per la ricchezza biologica, culturale e sociale, nonché occupazionale.

Per tutti questi aspetti è essenziale per il sistema Paese valorizzarlo e conservarlo, attraverso una corretta gestione e una pianificazione attiva.

La valorizzazione è legata anche alla crescente attenzione per i servizi ricreativi e culturali: oltre 620.000 iscritti ad associazioni escursionistiche, cui si aggiungono anche gli escursionisti con mountain bike o a cavallo, 192 parchi avventura dislocati in tutto il territorio italiano e i 71 asili in bosco con bambini di età variabile fra 0 e 13 anni.

La conservazione, invece, non può prescindere dalla lotta agli incendi.

Infatti, negli ultimi 4 decenni, il fuoco ha interessato un territorio di oltre 107.000 ettari, con una media dal 1980 al 2009 di 116.533 ha/anno.

Nonostante il fenomeno si riduca sensibilmente fra il 2010-2017 (-38%, con una media pari a 72.621 ha/anno) rimane preoccupante, soprattutto in alcune annate.

Particolarmente critico, infatti, è stato l’anno 2017, con una superficie percorsa dalle fiamme di oltre 160.000 ettari, con circa 8.000 eventi registrati.

Il Raf rappresenta, quindi, un prezioso strumento conoscitivo in grado di offrire un quadro complessivo della situazione italiana, fondamentale per gettare le basi della nuova strategia forestale nazionale che avrà validità per i prossimi 20 anni.