In controtendenza volano gli alimentari che fanno segnare un balzo del +16,7% del fatturato rispetto allo scorso anno grazie soprattutto alla domanda dall’estero di cibi e bevande che fa segnare il record storico con un incremento del 18% a gennaio, trainata dai prodotti simbolo della Dieta Mediterranea come vino, pasta e ortofrutta fresca che salgono sul podio dei prodotti italiani più venduti nel mondo.
È quanto afferma la Coldiretti in riferimento ai dati Istat sul fatturato dell’Industria nel mese di gennaio 2023 che registra un calo del -1,1% in termini congiunturali ed un aumento del +8,6% in termini tendenziali. Il re dell’export tricolore si conferma il vino mentre al secondo posto si piazzano la pasta e gli altri derivati dai cereali e al terzo ci sono frutta e verdura fresche, ma ad aumentare in modo consistente sono anche l’extravergine di oliva, oltre a formaggi e salumi.
Si tratta di un risultato che conferma il primato dell’agroalimentare Made in Italy che ha sviluppato lo scorso anno un valore di 580 miliardi di euro nella filiera allargata ed è diventato la prima ricchezza dell’Italia nonostante le difficoltà legate alla pandemia e alla crisi scatenata dalla guerra in Ucraina. Un patrimonio che – conclude la Coldiretti – vale quasi un quarto del Pil nazionale e, dal campo alla tavola, vede impegnati ben 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio e 10mila agricoltori in vendita diretta con Campagna Amica.