È stato un incontro positivo ed un segnale importante di attenzione nei confronti delle parti sociali, in particolare del sindacato. Abbiamo espresso al Ministro Orlando che le cose da fare sono tante e che si può immediatamente lavorare insieme sulle gravi emergenze oggi presenti nel mondo del lavoro.
Occorre accelerare la proroga della cassa covid ed il blocco dei licenziamenti, coprire nel prossimo decreto ristori i lavoratori precari ed atipici che erano rimasti fuori dai precedenti provvedimenti, aprire immediatamente i tavoli per la rivisitazione degli ammortizzatori sociali per dare le giuste tutele ai quei lavoratori oggi esclusi. Nello stesso tempo occorre subito avviare il confronto sul rilancio delle politiche attive del lavoro, oggi praticamente assenti nel nostro paese, con l’obiettivo di costruire una sinergia tra i centri pubblici per l’impiego e le strutture private, in un rapporto nuovo tra territorio, scuola, università ed imprese. È importante in tal senso che il Ministro Orlando si sia impegnato già oggi a portare entro la fine del mese una proposta del Governo sulla riforma degli ammortizzatori sociali e di scenario sulle politiche attive, oltre che una agenda sulle altre questioni aperte a partire dal tema dell’occupazione delle donne e dei giovani.
Abbiamo altresì chiesto al Ministro l’apertura di un confronto sulle pensioni ed in particolare sulla necessaria flessibilità in uscita, vista la scadenza a fine anno di quota 100. Infine abbiamo sottolineato la nostra contrarietà al salario minimo per legge, che potrebbe significare un indebolimento della contrattazione ed una via facile per le imprese per diminuire i salari, affrontando il vero tema che è quello di estendere le coperture a quella parte di lavoratori oggi non coperti dalla contrattazione nazionale”.