Alla luce del confronto politico in atto circa la possibilità di un lockdown generalizzato nel periodo natalizio, CNA Benessere e Sanità ribadisce con forza la necessità che le imprese di estetica non siano obbligate a sospendere l’attività.
Pur condividendo i timori del Governo circa un possibile aumento dei contagi, in coincidenza del periodo delle festività, continua ad apparire incomprensibile l’esclusione dei servizi di estetica dalle attività che possono operare nelle zone rosse.
Al pari degli acconciatori queste imprese hanno sempre garantito altissimi standard di sicurezza per loro stessi e soprattutto per i clienti. Non rappresentano in alcun modo fonte di contagio poiché, per organizzazione e modalità di svolgimento del lavoro, non presuppongono la compresenza di più persone né ingenerano assembramenti. La loro esclusione risulta pertanto priva di motivazioni oggettive.
L’incertezza di queste ultime ore circa eventuali nuove restrizioni a ridosso delle festività, periodo di solito intenso per il settore, non fa che esasperare ancora di più le imprese già duramente messe alla prova in questi mesi.
CNA Benessere e Sanità chiede il reinserimento delle attività di estetica tra quelle consentite anche nelle zone rosse.