Nel corso del VIDEOForum con i vertici dell’Agenzia delle Entrate, il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro ha chiesto la proroga al prossimo anno degli indici sintetici di affidabilità fiscale oppure l’utilizzo ai soli fini statistici per l’anno d’imposta 2018, alla luce delle numerose criticità e incongruenze emerse dal sistema di calcolo
Rinviare l’applicazione degli ISA, i nuovi indici di affidabilità fiscale, al periodo d’imposta 2019 oppure prediligere un utilizzo ai soli fini statistici e senza valenza tributaria per l’anno d’imposta 2018: è la richiesta avanzata questa mattina dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro nel corso del VIDEOForum organizzato in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate per fornire chiarimenti sulla metodologia e applicazione degli ISA.
L’istanza è stata presentata al vicedirettore dell’Agenzia Paolo Valerio Barbantini, alla luce delle molteplici e gravi criticità riscontrate dai contribuenti e dagli intermediari abilitati nell’applicazione della nuova disciplina, introdotta con la finalità di abolire gli studi di settore e ulteriori parametri ritenuti desueti, nonché di favorire l’assolvimento degli obblighi tributari e contrastare l’evasione fiscale.
Anche perchè lo scopo della legge 96/2017 era di semplificare la vita ai contribuenti, mentre al momento emergono complessità procedurali ed errori nelle dichiarazioni e nel sistema di calcolo, che non risultano essere stati risolti dalle ulteriori modifiche introdotte in corso d’opera. E che hanno determinato la proroga al prossimo 30 settembre del termine per effettuare i versamenti delle imposte dovute.
L’ultima variazione in ordine di tempo è arrivata con il decreto del MEF del 9 agosto e con il rilascio da parte dell’Agenzia delle Entrate di nuove versioni del software “Il tuo Isa”.
Questi interventi, peraltro, non tengono conto di quanto disposto dallo Statuto del Contribuente, secondo cui le disposizioni tributarie non possono prevedere adempimenti a carico dei contribuenti la cui scadenza sia fissata anteriormente al 60° giorno dalla data della loro entrata in vigore o dell’adozione dei provvedimenti di attuazione espressamente previsti.
L’Amministrazione finanziaria, d’altro canto, ha annunciato l’avvio oggi di un canale telematico, rivolto a contribuenti, e intermediari, per consentire un utilizzo affidabile del sistema e nei prossimi giorni la pubblicazione di una circolare per rispondere a ulteriori dubbi e quesiti.
Alcune delle problematiche più diffuse sono state riassunte dal vicepresidente del Consiglio nazionale dell’Ordine, Sergio Giorgini: “Il sistema di calcolo degli ISA non solo richiede una mole enorme di dati, che risalgono fino a 7 anni prima, ma presenta anche numerose anomalie, che i continui aggiornamenti non hanno risolto. Lo dimostrano gli errori di calcolo riscontrati finora, ma anche i risultati contradditori ottenuti, a parità di dati, rispetto agli esiti degli studi di settore.
In questo quadro – ha concluso – il rinvio degli ISA è necessario così come l’introduzione di una moratoria sulle sanzioni. Sarà questa la nostra prima richiesta al nuovo ministro dell’Economia e Finanze, Roberto Gualtieri”.