I contenuti di qualità sono tornati al centro di ogni strategia di Reputation o attività di stakeholder engagement. Non si può improvvisare o essere superficiali.
La credibilità è l’espressione dei valori dell’azienda. Si tratta degli elementi cardine del messaggio che un manager deve saper trasmettere all’esterno.
Le organizzazioni, i leader delle aziende se ne stanno rendendo conto e pongono attenzione anche a contesti che fino a qualche anno fa interessavano solo figure istituzionali. E non è un tema solo di chi si occupa di relazioni pubbliche o comunicazione ma ormai è diventata una priorità dei vertici e per i vertici”.
Non usa mezzi termini Roberto Race, eclettico e innovativo advisor per la corporate advocacy e la corporate strategy di aziende e organizzazioni in quest’intervista rilasciata a Soft Power (www.softpowerblog.it), il blog delle Relazioni Istituzionali.
Race è uno dei più autorevoli esperti italiani sul tema della Reputation per aziende e Ceo, un fuoriclasse e per usare il gergo calcistico “un vero e proprio fantasista di questo mondo in grado di passare con facilità da un settore all’altro e segnare sempre un goal”.
Nel corso dell’intervista, Race, cita gli ultimi studi di Reputation Institute “secondo i quali, nel giudicare le aziende, gli italiani prestano più attenzione a chi c’è dietro i prodotti/servizi di un’Azienda (più che a cosa vendono). In questa prospettiva è evidente che al centro della strategia di stakeholder engagement devono tornare ad esserci contenuti che raccontano l’azienda su temi sempre più importanti come la visione, la qualità del management e il contributo positivo per la società.”
“Oggi, il silenzio non è più un’opzione: le aziende si devono raccontare soprattutto per quello che sono e per il loro ruolo rispetto alla società in cui operano, e quindi per l’impatto positivo che producono [..] oggi stakeholder e consumatori premiano le aziende che riconoscono genuine in ciò che dicono e rappresentano. Trasparenza e autenticità, quindi, diventano caratteristiche che hanno un grande impatto sulla reputazione delle aziende. Obiettivo delle leadership, quindi, deve essere quello di presidiare questa crescente aspettativa di contenuti di qualità per rafforzare quel legame emotivo (la reputazione) che oggi influenza scelte e comportamenti nei confronti dell’azienda stessa.”
Tra i guru del settore Roberto Race è tra i promotori di The Ghost Team, il network globale di ghost-writer che mette a disposizione di manager, imprenditori, politici, diplomatici, militari, la capacità di pianificazione e gestione di questo nuovo modo di comunicare e rappresentare. Un supporto concreto nella definizione di discorsi o libri, nella gestione dei social media e di altre strategie di personal e corporate branding.
Il settore dei servizi di ghost-writing è in netta crescita anche per effetto del crescente impiego da parte delle aziende di strategie di content marketing che richiedono contenuti creati ad hoc da esperti del settore.
Race, che è stato tra i primi comunicatori italiani a rendersi conto delle nuove esigenze di story-telling aziendale, conclude la sua intervista parlando di The Ghost Team, la realtà che ha contribuito a fondare e che oggi può contare “su più di quaranta professionisti tra giornalisti, traduttori, designer e grafici provenienti dai cinque continenti. Questo ci permette fra l’altro di assicurare alla nostra clientela un prodotto globale multilingue, traducibile in inglese, tedesco, francese e arabo.
Operiamo da tempo all’estero, con quartier generale a Londra. Abbiamo cominciato puntando innanzitutto sui paesi anglofoni per motivi di mercato, acquisendo decine di commesse.” Conclude Race.